Abbiamo incontrato il Dr. Dauro Reale, nella clinica milanese Villa Letizia; il Dr. Reale, dal 1994, è medico chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico, e ha scelto questa specialità proprio per coniugare estetica e funzione: infatti, senza funzionalità non c’è estetica.
È stato un piacere ascoltarlo mentre parlava di armonia, lancette del tempo e “santini”.
Domanda: Dr Reale, man mano che si va avanti negli anni il rapporto con lo specchio diventa difficile perché non ci si riconosce più per quelle che eravamo a 20 anni. Che cosa si può fare?
Risposta: Lo specchio è un confronto continuo, è un riferimento totale e assoluto.
Siamo noi in quello specchio, è la coscienza di come si è e di come ci si sente, guardandoci: è vita quotidiana!
Il segreto è se ciò che vedo è congruo con quello che sento.
Se non è congruo: mi muovo e faccio qualcosa per portare sui binari dell’armonia le due sensibilità.
D: L’età è cambiata di chi si accosta alla medicina e chirurgia estetica?
R: Si è allungata l’età media e soprattutto l’età in cui ci si vuole sentire bene per più tempo.
D: Si può tornare indietro?
R: No e sarebbe assurdo! Però si possono rallentare le lancette del tempo e stare bene.
D: Come si rallenta il tempo?
R: Prima di tutto identificando cosa non mi piace più, cosa stona e se questo è tecnicamente correggibile, entro quali limiti e costi (non solo di denaro).
È molto importante sottolineare che quando si parla di chirurgia estetica si tratta comunque di un atto medico invasivo per definizione: intervenendo in una situazione per modificarla, deve avere un rapporto costo/beneficio.
Per un approccio più soft, invece ci sono poi le così dette “punturine”: cioè, un cocktail di vitamine (che sono molecole funzionali all’attività rigenerativa) e altri elementi come l’acido ialuronico, che aiutano la pelle a mantenere una determina qualità, che dipende non solo da una base genetica, ma anche dallo stile di vita e le abitudini.
D: Le creme funzionano?
R: Le creme idratano, ma non chiedere mai a una crema o un trattamento quello che non ti può dare: questo è il principio.
D: Vale portare il “santino”? O poi sembriamo tutte uguali?
R: Lo specialista competente e preparato è fondamentale nell’accompagnamento: è il fuori volume, fuori proporzione o fuori forma che fa diventare indistinto, finché stai nella armonia del tuo aspetto, resti un unico.