Il dolore è inevitabile.
La sofferenza no.
Che cos’è il dolore?
Il dolore è un’esperienza soggettiva e individuale, ha una durata temporale e poi svanisce, la sofferenza può essere eterna perché è alimentata direttamente da noi.
Il dolore ha, per sua natura, una specie di carattere gassoso. Se lo lasciamo libero si diffonde e alla fine scompare nell’aria, come far bollire l’acqua.
Ma se quella stessa acqua la comprimiamo in uno spazio definito la pressione e la concentrazione crescono in maniera proporzionale e possono arrivare all’esplosione.
Cosa possiamo fare con questo dolore?
Togliergli la pressione e lasciarlo evaporare.
Ecco 3 consigli per gestire il dolore
1. Il dolore è come giocare a palla con il muro, finché ribatti, rimbalza e ti torna indietro. Accogli, vivilo, permettiti di provare quel dolore in un ambiente protetto e con persone di fiducia e poi lascia andare.
2. Cosa fai quando ti si accosta una persona che soffre? La accogli, la abbracci, la sostieni. Fai lo stesso con te. Se è troppa dura, chiedi aiuto.
3. Cosa mi sta dicendo questo dolore? Dai un significato al cambiamento nella vita, alla nuova prospettiva.
Ultimo: per superare un dolore, è necessario tempo, pazienza e supporto.
Non avere fretta e se hai bisogno, chiedi aiuto.